Che cos’è un Fablab

Che cos’è un Fablab

L’idea di potersi costruire “quasi” tutto utilizzando attrezzature il più possibile digitali, ha preso vita ad inizio millennio nel “Center of bits and atoms” presso il MIT di Boston.
Questo strano posto venne chiamato “laboratorio di fabbricazione” (Fabrication laboratory) da cui comunemente Fablab.
Da allora l’idea si è diffusa in tutto il mondo creando il movimento dei makers.

La scadenza del brevetto FDM

La prima e ancora oggi più diffusa tecnologia di stampa è chiamata FDM (Fused Deposition Modeling) ed era coperta da brevetto.
La scadenza del brevetto, nel 2009, consente la nascita di progetti di stampanti 3D open source che di fatto amplificano questo concetto di “produzione personale” di oggetti che arriva fino ai giorni nostri mantenendo vivo l’interesse per i Fablab.

Arriva Arduino

Parallelamente alla scadenza del brevetto sulla FDM, nasce in Italia un progetto open source chiamato Arduino che semplifica enormemente lo sviluppo di software per il controllo di motori e la gestione dei sensori.
Nulla di meglio per le neonate stampanti 3D che proprio di questo avevano bisogno.
Arduino quindi fa da apripista per il mondo dell’elettronica programmata che da allora consente anche ai non specialisti di dare forma alla propria creatività sviluppando oggetti sorprendenti che annualmente vengono esposti nella più grande fiera europea a tema: la Maker Faire di Roma.

Competenze principali e metodologie

Le metodologie principali di un Fablab sono il making e il tinkering.

Con il making si costruiscono “cose” utilizzando strumenti digitali:
– CAD 3D (non sempre disegno tecnico ma sempre molto creativo)

– Stampa 3D
– Progettazione, realizzazione e programmazione di dispositivi elettronici anche connessi ad Internet (IoT) utilizzando schede Arduino, Raspberry, sensoristica e piccoli attuatori.

Il tinkering dal canto suo prevede di applicare l’arte di arrangiarsi con il poco che si ha, allenando il problem solving e il pensiero computazionale.

Competenze laterali sviluppate da chi frequenta un Fablab

Promuovere i propri progetti producendo materiale grafico (cartaceo o digitale) come locandine, poster, cartoline, artwork, banner a volte anche ritagliato con l’ausilio di un cutter digitale.
Usare strumenti collaborativi (come la suite di Google Workspace) per documentare e lasciare traccia del proprio lavoro

Video registrare e video registrarsi con strumenti come OBS (Open Broadcaster Software).

Produrre video e organizzare streaming per corsi, eventi e piccoli video tutorial sulle attività del Fablab.

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