Sharing open hardware PCB

Per un maker, la realizzazione di un circuito stampato PCB è spesso un grande problema.

12974656203_b25184aff8_z

Si OK, il disegno con Eagle, il prototipo con i sistemi tradizionali della fotoincisione ma quando le cose si fanno un po’ più serie, l’auto costruzione è un problema.

I componenti più moderni sono a montaggio superficiale, il PCB deve essere piccolo e doppia faccia e deve avere degli standard di qualità che non sono arrivabili nel proprio garage.

Il fatto è che i service di questo tipo costano e il loro costo cala solo se ci sono i numeri.
Le quotazioni vengono fatte più o meno in questo modo (numeri inventati…): 100 pezzi 200 euro.

In questo modo è vero che un PCB cosa solo 2 euro ma devi comprarne 100 per ammortizzare i costi degli impianti (pannelli e attrezzature fotografiche) per fare il primo.

In questi costi chiaramente sono esclusi i costi del disegno che sono comunque a carico del cliente (il maker)

Nei FabLab le cose non vanno meglio.
Le macchine per la produzione dei PCB sono costosissime e di solito nessun FabLab arriva a tanto, non vale la pena, non è nello spirito dei FabLab.

Una soluzione semplice, molto diffusa è fritzing, ma anche qui i costi sono molto alti e secondo me il sistema va bene per chi inizia e si sta avvicinando da profano a questo mondo.

Da un po’ di tempo sto tenendo d’occhio OSHPark che si basa invece su un modello interessante basato sulla condivisione dei pannelli e delle attrezzature.

image

Della serie: devi fare un pannello? Se sei da solo ti costa molto ma se vi mettete insieme risparmiate.

Ad esempio tre pezzi di questo PCB delle dimensioni di uno shield Arduino UNO costano 18.25$ comprese spese di trasporto (4.3 Euro l’uno), non male.

 

Qui c’è una galleria di progetti fatti con questo sistema

image

Lascia un commento